Santa Rosolia e Sant’Agata, la lunga tradizione dei santi siciliani
La Sicilia vanta un ricco passato religioso insieme a profonde radici nobili ormai salde nel tessuto sociale. La devozione a importanti Santi si traduce in eventi religiosi che celebrano culti secolari diventando appuntamenti fissi per i siciliani.
La Patrona di Palermo è Santa Rosolia
La Patrona di Palermo è Santa Rosolia (Rosalia Sinibaldi), la quale nasce a Palermo nel 1130 e alla quale è dedicata una delle feste religiose più prestigiose del mondo, che registra ogni anno un’affluenza di circa cinquecento mila fedeli. La Cattedrale di Palermo custodisce le sue reliquie.
La storia ci offre un racconto frammentario sulla vita della santa, un tempo, damigella della consorte di Guglielmo I, durante il periodo del Regno di Sicilia. Si conosce ben poco anche della famiglia, secondo alcuni, nobili discendenti da Carlo Magno; lei, invece, scelse la contemplazione da eremita, massima espressione del sentimento religioso all’epoca. Suo padre le chiese di sposare il conte Baldovino, in osservanza al volere del re, ma dopo il rifiuto, Rosolia abbandonò la casa dei genitori per entrare a far parte delle monache basiliane. La sua vita religiosa da eremita si svolge presso l’eremo nel bosco della Quisquina e poi in una grotta sul monte Montepellegrino, considerato un monte sacro.
Si narra che dopo la sua morte, Santa Rosolia si fece tumulare all’interno della grotta. Singolare è il ritrovamento delle sue ossa dopo oltre quattrocentocinquant’anni. Nel 1624, infatti, una nave approdò a Palermo, con a bordo il virus della peste, che presto si estese a tutta la popolazione. Rosalia apparve in sogno a una malata, e poi a un cacciatore. A quest’ultimo, la Santa diede indicazioni per ritrovare i suoi resti. Gli chiese, anche di portarla in processione e Palermo fu così salvata dalla peste.
Sant’Agata, Patrona di Catania
Un’altra importantissima celebrazione è dedicata a Sant’Agata, Patrona di Catania. Dal 3 al 5 febbraio di ogni anno, il folclore, la tradizione e il culto religioso si impossessano della città, la quale vive giorni intensi e magici, durante i quali si svolge anche la Fiera di Sant’Agata.
Catania é invasa da fedeli e turisti da tutto il mondo, e s’immerge nella processione per la raccolta della cera, con cui avverrà l’offerta delle candele. Sontuose carrozze del Settecento e undici enormi ceri sono portati in processione. Spettacolari fuochi pirotecnici in piazza Duomo concludono, il primo giorno di festeggiamenti. La Santa, morta martire sulla brace, è considerata anche protettrice sul fuoco dell’Etna e di tutti gli incendi. La processione attraversa le strade della città e non mancano i dolci legati a questa tradizionale festa cittadina, i Cassateddi di Sant’Agata e le olivette.
Tradizione e sentimento religioso trovano ancora una volta una meravigliosa intesa, riuscendo a raccogliere curiosi e devoti attorno a simboli di una forte identità siciliana.