La mia Viceré
Viceré Sicily ha un profondo legame con la propria terra e in particolare con l’isola di Ortigia, la perla di Siracusa. Un piccolissimo paradiso considerato il vero centro storico di Siracusa e la mia terra natia, luogo della mia infanzia in cui crebbi affascinata e circondata da immane bellezza che, ancora oggi, è fonte di ispirazione e guida nella minuziosa ricercatezza di una raffinata eleganza e di un gusto altamente aristocratico.
In quest’angolo di mondo, l’arte bizantina ha incontrato l’epoca romana ed è proprio il fascino di questi luoghi, lo stile barocco del Duomo di Siracusa, il tempio di Atena o il meraviglioso castello Maniace che si fondono con la natura pittoresca che li incornicia e che mi ha condotto alla nascita di Viceré Sicily.
La mia Sicilia
La storia di Ortigia e della Sicilia è la mia storia, i monumenti storici, le architetture in stile barocco in pietra bianca, il paesaggio incantevole e gli evidenti segni del passaggio di antiche culture sono da sempre fonte d’ispirazione e sono il cuore della realizzazione di Viceré Sicily. L’incontro con antichissime culture, infatti, è al centro della tradizione anche a tavola. La contaminazione e l’accoglienza sono da sempre valori da custodire. Antichi sapori hanno saputo mescolarsi meravigliosamente per dare vita a specialità uniche al mondo.
I maestri pasticceri d’un tempo,ricordiamo Miteco autore del primo libro di cucina,rivivono nei Viceré di oggi. Le pietanze più prelibate di Ortigia che occupano un posto d’onore sono i dolci tipici dell’antica arte pasticcera siciliana come le paste di mandorla, i cannoli, il limoncello, il rosolio e il cioccolato, tutte eccellenze storiche e vero trionfo dei sapori della nostra Sicilia.
Le preziose categorie
Il legame con la storia
Elevato al trono nel 1189, il Principe Tancrédi godeva dell’appoggio della borghesia e dell’alta nobiltà. Amato anche dal popolo, è ricordato come figura di spicco nell’epoca del Regno di Sicilia, tanto che trova un posto d’onore anche nella famiglia di Viceré Sicily.
La sua figura e l’eleganza affascina tutti, e le donne non provano invidia per Dama Isabella, perché nobilissima, con un’educazione fuori dal comune e per questo, chiaramente inarrivabile. La bellezza e la grazia di questa donna sono qualità ben lontane da tutte le altre donne descritte ne I Viceré. Oggi, quel simbolo di raffinatezza e nobiltà ispira i valori di Viceré Sicily.
Il Gattopardo, celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha diviso pubblico e critica; il capolavoro letterario che ha incarnato un’epoca diventa simbolo della nostra identità, perché racconta in modo impeccabile lo spirito siciliano. È la narrazione di un Risorgimento siciliano che coincide con la trasformazione sociale dell’epoca. “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.
Viceré Sicily celebra l’immagine del Cartiglio, carta contenente un’iscrizione, come ornamento aristocratico, stilizzato o dipinto, spesso scolpito. Simbolo nobiliare di eleganza ben si sposa con i valori di Viceré Sicily.
Simbolo di purezza, i bambini angeli sono dolci e felici, rappresentano uno degli emblemi più antichi della nostra terra. Numerose raffigurazioni allegoriche riprendono i motivi decorativi di cui i Putti sono oggetto, li ritroviamo in quadri barocchi, li ammiriamo nei musei ad arricchire la bellezza della nostra storia. Un altro potente emblema che celebra lo stile e il marchio Viceré Sicily.
Un cuore votivo per ringraziare Dio, la Madonna o un santo per aver esaudito una preghiera. Gli ex voto impreziosiscono musei e santuari e rappresentano la promessa fatta. Memoria, storia e usanza, questi oggetti hanno origini antichissime, molti dei quali sono stati ritrovati anche in templi greci e romani. Oggi, rivivono e prendono una nuova forma per accompagnare la qualità Viceré Sicily.