Come le famiglie aristocratiche dei nobili siciliani le imbandivano nelle occasioni speciali
Ai ricevimenti non ci si doveva mai annoiare, questa era la regola base che regnava fra i nobili siciliani in Sicilia; Pettegolezzi, racconti e storielle rendevano piacevoli le ricorrenze e le serate, insieme alle prelibatezze che ornavano le tavole e deliziavano i commensali.
I raffinati palazzi spesso erano lo sfondo per incontri importanti, cerimonie, matrimoni e anniversari.
Le tavole dei nobili siciliani nell’epoca del Regno erano preparate con cura e gusto, e tutto era predisposto per rendere gradevole la presenza degli ospiti.
Si utilizzavano oggetti pregiati, come posate in oro e vasellame in ceramica, e inoltre tovaglie finemente ricamate. La grande vocazione artigianale siciliana ha permesso che si diffondessero manufatti preziosi, spesso sfoggiati nelle case aristocratiche.
La tradizione delle Ceramiche siciliane risale al periodo Neolitico
La tradizione delle Ceramiche siciliane, ad esempio, è antichissima, infatti, le prime tracce risalgono al periodo Neolitico. Anche se quest’arte è stata influenzata da numerose dominazioni, la presenza di argilla nell’isola ha favorito la nascita e la lavorazione di ceramiche tipicamente siciliane. Sulle tavole dei nobili siciliani risaltavano originali ciotole, piatti, bicchieri e ampolle finemente decorati.
Lo sfilato siciliano è l’antico ricamo e rappresenta l’altra arte protagonista delle tavole aristocratiche. I merletti risalgono al Seicento e prendono il nome dalle forme architettoniche delle torri nei palazzi medievali. Tovaglie e altri manufatti ricamati ebbero enorme diffusione dal Cinquecento grazie alle famiglie nobili e al Clero, che ne facevano grande uso per imbandire le tavole.
L’arte del ricamo eseguita solo da donne e con filo pregiato (spesso d’oro o argento) si tramandava di generazione in generazione, e richiedeva tempo e pazienza; trovava la sua massima espressione quando tovaglie con diversi motivi decorativi donavano un tocco di classe ed eleganza ai ricevimenti.
Non solo di bellezza splendevano le feste, esse erano accompagnate anche da musica e balli galanti
Non solo di bellezza splendevano le feste, esse erano accompagnate anche da musica e balli galanti, tutti gli invitati vestivano con accuratezza e grazia, e le pietanze avevano un posto d’onore, in particolare i vini e i dolci siciliani. Le paste di mandorle, per esempio, non possono mai mancare sulle tavole siciliane, infatti, i nobili siciliani le offrivano sempre ai propri ospiti a fine pasto.
I dolci, fra cui i cannoli e le cassate, la frutta Martorana, il Biancomangiare, granite e biscotti rispecchiano ancora oggi l’antica tradizione pasticcera siciliana.
Viceré Sicily custodisce gelosamente le antiche ricette e sceglie materie prime certificate, provenienti dal territorio, per realizzare le sue eccellenze. Tramandare l’antica tradizione siciliana, regalando un pezzo di autentica Sicilia è l’obbiettivo più importante.